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Come aumentare il traffico del mio sito web con gli inbound link

Autore
Digital Marketing Consultant
Data di pubblicazione
25 Giugno 2022

Se siete neofiti nell’ambito del SEO, l’ottimizzazione per i motori di ricerca, probabilmente avete sentito che un modo per far crescere il traffico sui propri canali è quello di ottenere più link… ma lo sapevate che in realtà ci sono diversi tipi di link?


Abbiamo racchiuso i link in tre differenti categorie: internal linkoutbound link e inbound link. Sono tutti importanti, ma i più ricercati sono gli inbound link.

Cosa sono esattamente gli inbound link? E in che cosa differiscono dagli altri tipi di link? In questo post cercheremo di chiarirlo, non solo dandone una definizione, quanto cercando di capire perché abbiamo bisogno di loro, come è costruito un efficace inbound link e infine come ottenere di più da loro.

Cos’è un Inbound link?

Un inbound link è un link proveniente da un altro sito che rimanda al tuo sito web. Viene chiamato anche con i nomi di incoming link, inbound link, inlink, o inward link.

Gli outbound link sono link che dal tuo sito puntano ad un sito esterno.

Gli internal link infine sono link presenti nel tuo sito  che rimandano ad un’altra pagina sempre interna al tuo sito.

Se si desidera saperne di più sulle differenze e il valore che possono avere questi tre tipi di collegamenti potete leggere questo approfondimento sulla qualità dei link seo (testo in inglese) a cura di Hubspot.

Perchè abbiamo bisogno di Inbound link?

Motivo #1: Ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO)
I siti che ricevono molti inbound link possono risultare maggiormente cliccati e raggiungere un alto rank nei motori di ricerca. Di base, gli inbound link, suggeriscono ai motori di ricerca che il vostro sito è popolare e gode di un’alta autorità rispetto un certo argomento; quindi più inbound link avete da siti che hanno a loro volta un’alta qualità o autorità, più il vostro sito otterrà un rank migliore nelle pagine dei motori di ricerca (SERPs). Ad ogni modo non tutti i motori di ricerca trattano gli inbound link allo stesso modo; gli inbound link, infatti, sono solo uno dei tanti fattori da considerare per migliorare il proprio ranking. Volete sapere quali sono gli altri? Leggete “Top Search Engine Ranking Factors”  secondo la più recente ricerca condotta da SeoMoz, azienda americana che si occupa di marketing on line, ottimizzazioni e consulenza, e leader di settore.

Motivo#2: Traffico da referral
Se qualcuno pubblica un inbound link sul proprio sito o blog, le persone che vedono quel link potrebbero cliccare su di esso e portarvi beneficio dal cosiddetto traffico da referral. In primo luogo il volume di traffico che si ottiene da referral dipende, ovviamente, dalla quantità di traffico che il blog o il sito web riceve normalmente.

Cosa fa un un buon inbound link?
Un buon inbound link:
– Proviene da un sito autorevole
– Usa correttamente i collegamenti ipertestuali (anchor text)

Che cosa va messo nell’anchor text? L’anchor text è importante per avere una buona visibilità nei motori di ricerca. Normalmente indica l’oggetto principale della pagina linkata e le parole utilizzate all’interno del testo del link possono risultare molto più importanti della pagina e dei tag. Quindi sceglietele con attenzione. Se non sapete cos’è un anchor text leggete qui.

Come si fa quindi a costruire un buon inbound link?

Poiché i buoni inbound link richiedono una fonte autorevole, non si può semplicemente chiedere al vostro fratellino di collegarvi con il suo blog sulla pesca. Qui un esempio con ben 32 modi per costruire inbound link in entrata.

L’importante comunque è non “cadere in tentazione” sulle cattive abitudini per ottenere inbound link, quelle che gli statunitensi chiamano le “5B” del “Bad Link Building”: Borrowing, Begging, Bartering, Bribing or Buying.

  • Prendere in prestito: inserisco i miei link nei commenti di un sito o blog.
  • Elemosinare: mando mail con i miei link a persone che non li hanno richiesti.
  • Barattare: io ti “linko” se tu mi “linki”.
  • Corrompere: regalo a webmaster o blogger i miei prodotti in cambio di link verso il mio sito.
  • Acquistare: pago siti di servizi che in cambio mi offrono inbound link.


Se volete approfondire l’argomento, leggete “Le 5B del cattivo link building” scritto da Hubspot oppure guardate questo video (in inglese!) di uno dei massimi esperti della SEO, Rand Fishkin, uscito di recente sul Blog di Moz: “Weird, Crazy Myths About Link Building in SEO You Should Probably Ignore”.

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