
HTTPS: cos’è e come può influenzare l’indicizzazione su Google
HTTPS (HyperText Transfer Protocol over SSL) è una variante del protocollo HTTP che impiega il livello SSL (Secure Sockets Layer) per crittografare e autenticare i dati trasmessi. Troppo tecnico? Semplifichiamo.
Sostanzialmente, l’HTTPS si occupa di proteggere i dati trasmessi dal browser, criptandoli attraverso un algoritmo matematico, e di inviarli al server in modo praticamente indecifrabile.
In poche parole, stiamo parlando di una protezione molto importante, che impedisce a terze parti di leggere, inserire o modificare i messaggi scambiati tra browser e server. Uno “scudo” di cui diventa fondamentale dotarsi, ancor più se il vostro sito invia dati sensibili, come pagamenti o dati riservati legati alla login.
Ranking e segnalazioni: Google dà i voti
Adottare l’HTTPS è ormai fondamentale, per due ragioni: Google premia questo protocollo sia dal punto di vista delle ricerche, sia dal punto di vista della sicurezza.
• Ricerche e Seo
Google ha iniziato a privilegiare nei ranking di ricerca i siti web con protocollo HTTPS (più sicuri) e, al contrario, a penalizzare i siti con il protocollo HTTP (non sicuri, in quanto trasmettono in chiaro le informazioni inserite dagli utenti).
• Sicurezza
Dal primo gennaio di quest’anno, con l’uscita della nuova versione di Chrome, i siti HTTP che raccolgono dati personali, come password e numeri di carte di credito, sono segnalati all’utente come “siti non sicuri”. Nel giro di qualche mese, tutti i siti senza questo protocollo verranno associati ad un avviso rosso che inviterà l’utente a non proseguire la navigazione in quanto il sito risulta non sicuro.
Maggiori informazioni e spiegazioni più dettagliate sull’argomento si possono trovare sul blog di Google, a questo link.
Perchè abilitare l’HTTPS sul proprio sito: 4 semplici motivi
Semplifichiamo ancora. Perchè adottare l’HTTPS? Ecco i quattro motivi principali.
1. Favorisce l’indicizzazione
Nella lunga battaglia per l’indicizzazione, Google sta premiando sempre di più chi utilizza questo protocollo. Confrontando due siti, se questi mostrano risultati simili per qualità dei link, l’HTTPS può diventare un fattore discriminante. Una sorta di trampolino per raggiungere la prima pagina di Google. Per le best practise da adottare, consigliamo questo articolo del blog di Google.
2. Sicurezza per gli utenti
Sempre di più i siti web rischiano di essere attaccati da hacker, rischiando di vedersi rubati i dati sensibili dei loro utenti. Solo per menzionare qualche dato, tra il 2014 e il 2015 sono stati violati il 29.5% dei dati.
L’HTTPS e il suo livello SSL entrano gioco come “man-in-the-middle” (MITM) negli attacchi e si interpongono tra l’utente e il sito per rendere sicure e protette le informazioni di scambio. Diventa soprattutto importante nel siti in cui sono richieste numeri di carte di credito o dati di login.
3. Veloce come un fulmine: la tecnologia AMP
Avete notato che quando navigate da mobile ogni tanto compaiono link con un’icona a forma di fulmine? E che questi link si caricano molto più velocemente?
Queste pagine sono pronte con tecnologia AMP (Accelerated Mobile Pages). La AMP, che richiede l’SSL e quindi l’HTTP, sarà sempre più un criterio discriminante per la SEO, perchè Google darà priorità nella ranking alle pagine pronte con questa tecnologia.
4. Mai più un sito “non sicuro”
Come già spiegato precedentemente, a partire da questo gennaio Chrome 56 mostrerà l’etichetta “non sicuro” nella barra indirizzo del browser, nei siti dove sono presenti richieste di informazioni login o carte di credito.
Molti utenti che acquistano online vogliono essere sicuri della protezione delle loro informazioni e alla vista di questa label è probabile che scelgano un competitor piuttosto che il vostro brand. Una ricerca di CA Security mostra che solo 3% degli utenti acquisterebbe online su un sito senza lucchetto verde (https).
Non fareste lo stesso anche voi? 🙂
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